Mondi paralleli

Dall’ inizio del ‘900 che gli italiani vanno avanti e indietro per il mondo, si proprio noi italiani, quelle stesse persone che oggi respingerebbero a calci i barconi che arrivano a Lampedusa. I nostri viaggi duravano da una settimana a dieci giorni,chiusi nella stiva di una nave , quella nave che ci portava alla scoperta della “nostra” America . Ricordo il racconto di mio padre,di quando nel viaggio per il Canada ricevette un quarto di dollaro come resto delle sigarette per mio nonno, poi lo ha regalato a me insieme ad una valigia di racconti, di come quell’ “America” li aveva accolti.

Ci dicevano: “se non seguirete le regole del nostro paese vi rimandiamo da dove siete venuti”. Una volta arrivati venivamo schedati,visitati,testati fisicamente e psicologicamente,ah già… si pensava che la poca intelligenza fosse ereditaria ,quindi quelli che non passavano il test del quoziente intellettivo venivano emarginati, a volte rimpatriati. C’erano i tornelli, si passava uno alla volta,

-Via il cappello, abbassa la testa, fammi vedere le mani,girale, apri la bocca, avanti il prossimo.

Si vedeva la malinconia e la tristezza negli occhi di quella gente ; un uomo si sentì dire:

-Tua madre è debole di mente, non può entrare, tuo figlio non parla non può entrare.

-Siamo venuti fin qui ed ora dobbiamo separarci??!!…..silenzio …

Silenzio ed indifferenza,quello che ci ha contraddistinto nei mesi successivi alla primavera araba, durante la cosiddetta “emergenza immigrati”, oppure dopo il 3 ottobre ,366 motivi per cambiare i nostri cuori le nostre menti, ma per i nostri politici tutto si è concluso in un lutto nazionale ed una sfilata di doppi petti su una passerella macchiata di sangue a causa delle vostre leggi. Per colpa della Bossi-Fini, i pescatori di Lampedusa non soccorrevano le barche in difficoltà per timore di essere perseguiti dalla legge,multati o addirittura arrestati per favoreggiamento all’ immigrazione clandestina, ci stanno togliendo anche l’ umanità. Negli ultimi anni ho guardato persone in gabbia, scappate, correte più veloce che potete! O camminate tanto i poliziotti vi lasceranno passare. Voi partite per necessità, noi giudichiamo per convenienza. Gli italiani migrano ancora. Vanno ancora in cerca dell’”America”.Forse non consoliamo più le lunghe ore di viaggio con canti popolari, non veniamo più sottoposti a test psico-attitudinali, ma la causa del nostro andar via deriva sempre e solo dalla necessità di avere un futuro da essere umano.I nostri mondi sono paralleli, siamo in cerca della stessa cosa io e Mohammad, della libertà . Libertà di fare delle scelte. Facciamole insieme e pretendiamo diritti per tutti, dalla casa al lavoro,dal diritto di scegliere il luogo dove vivere al diritto alla salute.