Il 10 giugno si è svolta la seconda giornata della rassegna cinematografica Insostenibile e il tema del giorno è stato l’acqua. Infatti, la sera sono stati rappresentati, al cinema d’Azeglio, due interessanti film al riguardo: “Le mani sul fiume”, di Giulia Paltrinieri, del 2017 e “Terre emerse”, di Caterina Erica Shanta, del 2021.

“Le mani sul fiume”: tanti spunti di riflessione in soli 16 minuti

In particolare, “Le mani sul fiume“, vincitore nel 2017 del premio Roberto Morrione, è un documentario d’inchiesta, della durata di 16 minuti, che si pone l’obiettivo di raccontare dello sfruttamento del fiume Po nel corso degli anni che ha alimentato un grosso commercio criminale, portando anche ingenti danni ambientali.

L’autrice descrive, attraverso le interviste di chi vive e lavora in quei luoghi, come è stato impoverito il corso del fiume negli anni a causa di eccessivi prelievi di sabbia, senza tener conto dei danni che si stavano alimentando.

Nel cortometraggio viene constatato inoltre come, nonostante tutti fossero a conoscenza di questi commerci criminali, nessuno abbia detto nulla.

di Nicola Sabatelli