Venerdì 8 luglio si è svolta, presso il Podere Stuard di Parma, l’ultima giornata della rassegna cinematografica “Insostenibile. Questa volta il tema è stato la terra. Protagonista della giornata è stato sicuramente il documentario della regista pugliese Alessandra Coppola, La Restanza.

Ultima giornata della rassegna cinematografica Insostenibile

Per tutto il giorno si sono svolte diverse attività: alla mattina i bambini del centro estivo di Monticelli Terme hanno fatto una visita alla fattoria di Rivalta, mentre i bambini del centro estivo di Legambiente Parma hanno trascorso una giornata al Podere Stuard, raccogliendo ortaggi e preparando un pranzo sano; di pomeriggio dalle 18 si è tenuta sempre al Podere Stuard una visita guidata dello stesso e a seguire un aperitivo a cura del Bioagriturismo del podere.

Durante la serata è stato proposto, infine, il documentario della regista pugliese Alessandra Coppola, La Restanza (ITA, 2021, 92), la storia di un gruppo di giovani pugliesi di Castiglione d’Otranto che, non volendo andarsene dal proprio paesino come i loro coetanei, decidono di legare il proprio futuro a quella terra, creando una comunità di giovani lavoratori legati alle tradizioni del territorio.

Un riscatto per se stessi e per il proprio paese

Il loro intento è quello di stare insieme, creare una vita di comunità e un’economia locale per riscoprire una nuova potenzialità del luogo. In questo è reso evidente il distacco dal passato: se prima lavorare in campagna non era ritenuto di gran prestigio, loro ritrovano proprio in queste attività rurali un nuovo riscatto per se stessi e per il proprio paese.

Durante il film vengono mostrati i vari personaggi impegnati nelle proprie attività quotidiane, vengono rese evidenti le fatiche a cui quella terra li obbliga, i loro sacrifici.

A partire proprio da questo si spiega il significato del termine restanza, espressione coniata dal professor Vito Teti, inteso come volontà di “restare” con l’impegno di fare il necessario per questo.

Come ha spiegato nella presentazione, l’intento della regista Alessandra Coppola era quello di raccontare una storia. Proprio per questo consiglio la visione del documentario a tutte quelle persone interessate alle storie ed in particolare a quelle di fatica e impegno per la realizzazione di un proprio ideale, quelle che tentano di mostrare una strada diversa per poter proseguire.

Nicola Sabatelli