Cooperativismo sociale per la filiera sostenibile della nocciola piemontese: la storia di Corilù

A Lù Monferrato, borgo di circa mille abitanti a pochi passi dalla città di Alessandria, dal 1996 si coltiva la nocciola piemontese sostenibile grazie a Corilù. Ma che cos’è Corilù? Nient’altro che una cooperativa agricola che coltiva direttamente noccioleti compresi in un raggio di circa 10 km dall’azienda. Corilù non solo permette a diversi agricoltori di collaborare con la cooperativa, ma produce due linee diverse di prodotti: creme alla nocciola autoprodotte e una linea professionale destinata agli artigiani del settore della pasticceria, gelateria e ristorazione. La storia di Corilù sarà disponibile dal 4 aprile su 6023.it e su tutte le radio universitarie del circuito RadUni. Radio 6023, infatti, aderisce al format Agrinet 4 Education, prodotto da RadUni in collaborazione con Icaro Radio e Tv. Agrinet4Education è un format dedicato alla Politica Agricola Comunitaria che andrà in onda dal 21 marzo al 2 maggio.

Cooperativismo sociale per la filiera sostenibile della nocciola piemontese

Corilù è un progetto che riunisce tre famiglie di Lù Monferrato che hanno deciso di unirsi per valorizzare la coltivazione delle nocciole nel Monferrato. Corilù, infatti, è una cooperativa agricola che conferisce terreno da coltivare ai soci della cooperativa stessa. Tuttavia, la caratteristica di Corilù è quella di occuparsi, con macchinari tecnologicamente avanzati, di coltivare al meglio il terreno dei soci. Grazie a questo cooperativismo, i soci riescono a collaborare tra loro per ottimizzare i costi della raccolta delle nocciole.

Ma qual è il fine della coltivazione delle nocciole? Sicuramente la produzione di prodotti come la crema alle nocciole. Una crema, quella di Corilù, che viene prodotta sia con l’obiettivo di diffondere il marchio Corilù, sia per aiutare altri produttori del territorio, come gli artigiani del gelato, a realizzare i propri prodotti alimentari. Inoltre, Corilù vende i suoi prodotti all’ingrosso a grandi gruppi e multinazionali, ma l’obiettivo, per permettere un ritorno economico con un buon margine di guadagno, è quello di continuare a valorizzare la realizzazione di prodotti che collegano direttamente il produttore con il consumatore.

La catena del valore della nocciola sostenibile piemontese

Nel corso della puntata realizzata da Radio 6023 verrà analizzata, oltre alla storia di Corilù, la catena del valore della nocciola sostenibile piemontese. Ma prima di tutto cos’è la catena del valore? Con questo termine si intende l’analisi del costo produttivo di una materia prima, dalla sua nascita alla sua lavorazione. Il miglioramento della posizione degli agricoltori nella catena del valore è uno dei nove obiettivi strategici della Politica Agricola Comunitaria, la quale verrà analizzata in tutti i suoi aspetti da tutte le altre emittenti del circuito RadUni che hanno partecipato alla realizzazione di Agrinet4Education.

Per maggiori informazioni in merito a Corilù vi rinviamo al loro sito internet. Per ascoltare l’episodio “Cooperativismo sociale per la filiera sostenibile della nocciola piemontese: la storia di Corilù” vi rinviamo al 4 aprile con la pubblicazione della puntata sul sito raduni.org, su 6023.it e su tutte le radio del circuito RadUni.

Puntata e articolo a cura di Radio 6023