La scienza a tavola: il pomodoro nero come bandiera della qualità alimentare e dell’innovazione

In questa puntata, curata da Elisa Spinelli di Radio Unitus, la radio dell’Università degli Studi della Tuscia, ci occupiamo degli ultimi due obiettivi della Politica agricola comune, cioè la protezione della qualità dell’alimentazione e della salute, infine la promozione delle conoscenze e dell’innovazione. Siamo entrati nei laboratori del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali, DAFNE, dell’Università degli Studi della Tuscia, a Viterbo per raccontarvi la storia della ricerca su un prodotto ortofrutticolo molto utilizzato nel nostro Paese: il pomodoro. 

La storia di questa innovazione scientifica è quella di “Black Sun”, un pomodoro nero sviluppato dall’Università degli Studi della Tuscia insieme alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Per scoprire come è nata e si è sviluppata la ricerca sul pomodoro nero abbiamo parlato con due ricercatori del team scientifico di Black Sun, il Prof. Andrea Mazzucato e il Dott. Maurizio Picarella.

Potrete ascoltare questa puntata dal 16 maggio su Radio Unitus e su tutte le radio universitarie del circuito RadUni. 

La nostra radio, infatti, aderisce al format Agrinet 4 Education, prodotto da RadUni in collaborazione con Icaro Radio e TV. Agrinet 4 Education è un format dedicato alla Politica Agricola Comunitaria che andrà in onda dal 21 marzo al 16 maggio. Anche in questa storia gli obiettivi della Politica Agricola Comunitaria sono centrali, perché questa ricerca ha avuto tra i suoi obiettivi anche quello di sostenere lo scambio di conoscenze, la formazione, la consulenza e l’innovazione per garantire un’agricoltura intelligente e sostenibile.

Il pomodoro “Black Sun”, oltre ad essere molto resistente, è stato creato da un Incrocio: il pomodoro nero, infatti, non è un organismo geneticamente modificato, poiché si basa proprio su tecniche di ricerca che promuovono la biodiversità tipica dei territori agricoli italiani. Infatti, i semi del pomodoro nero sono stati ottenuti attraverso la tradizionale tecnica dell’incrocio, che si realizza tramite l’impollinazione dei fiori. Una tecnica di incroci tra piante molto conosciuta e attuata anche dai contadini, soprattutto con gli alberi, sulla quale hanno agito in sinergia vari laboratori di ricerca.

Il pomodoro nero, inoltre, è considerato anche un prodotto nutraceutico, grazie alla sua buccia ricca di antociani, e una polpa rossa, ricca di licopene, quindi si tratta di un alimento che vanta importanti proprietà nutrizionali, e inoltre svolge delle azioni benefiche e protettive per il nostro organismo. 

Prima di chiudere questa storia, vi faremo fare un viaggio nella nostra cultura gastronomica insieme alla Dott.ssa Francesca Cerami, Psicologa Esperta in progettazione integrata ed è Segretario Generale dell’IDIMED, Istituto per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta del Mediterraneo. 

Vi daremo un paio di ricette con il pomodoro nero da leccarsi i baffi per riscoprire il gusto di mangiare sano e bene.

Articolo e podcast a cura di Radio Unitus